Balene a Lampedusa

Noi lampedusani una volta le chiamavamo Argananti.
Il resto del mondo le conosce col nome scientifico di balaenoptera physalus o meglio ancora come balenottera comune.

balaenoptera physalus
Anche quest’anno , abbiamo potuto udire il canto di questi Giganti del Mare . Tra Febbraio ed Aprile, queste straordinarie creature sono solite avvicinarsi alle coste dell’isola di Lampedusa per nutrirsi di piccoli pesci, krill e plancton, proliferati dalla favorevole temperatura marina.
Fanno rotta poi, verso il famoso Pelagos , il Santuario per Mammiferi Marini.
La specie che nel corso della sua migrazione si avvicina alla nostra isola può raggiungere i 26 metri di lunghezza e i 70.000 kg di peso.
Balaenoptera Physalus
E’ un cetaceo ( ne esistono 85 specie ) che si muove in piccoli gruppi raramente superiori alle sette unità ed ha bisogno quotidianamente di oltre 2 tonnellate di cibo per individuo.
Una caratteristica interessante dei Cetacei, è la loro divisione in due sottogruppi: quello degli Odontoceti, cioè quelli forniti di denti e quello dei Misticeti , che al posto dei denti, hanno i fanoni, tessuto corneo a frange che viene utilizzato come filtro dell’acqua marina per trattenere plancton o piccoli crostacei.

C’è un po’ di confusione tra balene e balenottere appartenenti al secondo sottogruppo e i capodogli, che raggiungono anch’essi dimensioni ragguardevoli ma sono nel gruppo degli odontoceti: quindi forse dalla confusione sulle dimensioni sono nate le imprecisioni sulle balene “carnivore”.
Seppure somiglianti ai pesci basterebbe guardare la loro pinna caudale per accorgersi della prima differenza con questi: balene, delfini, orche etc, hanno la pinna della coda orizzontale rispetto al corpo.
I pesci hanno la pinna verticale e le branchie mentre le balene hanno polmoni.
Ma soprattutto, le balene hanno una organizzazione sociale, comunicazioni fra i gruppi e comportamenti che raccontano di animali assolutamente evoluti.
Come detto, la loro presenza è legata alla temperatura del mare,.

Per questo, di anno in anno, possono esserci significative variazioni nel numero degli esemplari e nella distanza che essi tengono dalla costa.
Oggi, a causa delle attività umane, la balenottera comune è considerata ad alto rischio di estinzione il che rende la vista di queste spettacolari creature ancora più emozionante ed unica.
Perla del Mare ricorda che il mare e le sue creature sono un bene comune da preservare e che il nostro benessere su questo pianeta è indissolubilmente legato al suo stato di salute.
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